Posseggo e saltuariamente utilizzo la compatta Canon PowerShot G10 con un livello medio-alto di soddisfazione.

Trovo che abbia alcuni pregi e qualche difetto.
E' piccola e molto maneggevole, sta nella tasca di un giaccone e mi segue praticamente ovunque.
Ha un display da 3 pollici molto luminoso e le ghiere di selezione modalità, valori ISO, sovra e sottoesposizione, pulsante di scatto e levetta Zoom (5x) ben accessibili. Monta un ottica Canon 6.1-30.5mm 1:2.8-4.5 corrispondente ad un 28-140mm sui 35mm.
Molto apprezzabile sono i colori vividi che ha in abbondanza di luce, tendono, però ad appiattirsi con illuminazione normale-scarsa. Ottima cosa è la possibilità di scattare in formato Raw e di poterla utilizzare in modalita' manuale.
Per il puntamento ha un mirino galileiano, ma molto più comodo, anche in pieno sole è il display LCD che inquadra sempre esattamente ciò che l'obbiettivo vede.

Ottimo anche lo stabilizzatore d'immagine, permette scatti a mano libera con tempi di 1/30, 1/25 di secondo.

I 14,7 Megapixel di risoluzione sono sicuramente troppi, tenute presenti le dimensioni del sensore CCD (1/1,7pollici), ed a elevati valori ISO il rumore (noise) creato è molto anche per il processore di ultima generazione Canon, il Digic 4. Per sfruttare appieno le sue caratteristiche non si deve superare quota 400 ISO.

Una cosa che mi ha intrigato da subito è la possibilità, con degli adattatori ad anello, di poter applicare un moltiplicatore di focale (teleconvertitore) alla macchina.

Il limite di questi complementi ottici è la vignettatura. Il tele 1,4x lo si può usare da uno zoo di 100mm fino alla sua estensione massima 196mm (valori su 35mm). Per il 2x il range è più ristretto poiché lavora da 230mm fino al valore massimo 280mm Valori su 35mm).